Pionieri, innovativi e tenaci: è l'identikit della Cartes

Scritto da Marco F. Picasso

In questa intervista a Mario Lodi, titolare e amministratore delegato della Cartes di Moglia (Mantova), emerge un quadro positivo del "Made in Italy" nel settore delle etichette e della stampa a banda stretta.

Il nostro articolo del 7 marzo scorso sull'installazione di una rivoluzionaria linea di finishing CARTES presso l'etichettificio Fedrizzi di Bolzano (FE Group), ha riscontrato un enorme successo di lettori, pur essendo un articolo molto tecnico. Confermato del resto dall'altrettanto enorme numero di lettori ottenuto in una presentazione pre-Drupa 2012 sul vostro sistema di fustellatura laser in linea.

MetaPrintArt – Questo ci fa pensare che la vostra linea di finitura abbia realmente sorpreso positivamente il mercato. Qual è il suo commento in proposito?

Mario Lodi – Alla Drupa 2012 le nuove macchine della serie GT (GT sta per Green Technology – ndr) hanno ottenuto un enorme successo per il grande numero di innovazioni contenute e apprezzate dai clienti più esigenti.

Non che la serie HS precedente fosse superata, ma si è voluto andare oltre come velocità di preparazione e di lavoro, sempre con grande precisione, che oggi è un requisito indispensabile.

È lunghissima la lista delle esclusive peculiarità di questa nuova serie, ne parleremo in altre occasioni.

MPA – L'esempio di Fedrizzi ci conforta perché è un'installazione presso un'azienda italiana. Ma CARTES è molto attiva anche all'estero. Può darci un quadro di come si posiziona CARTES in Europa e nel resto del mondo e quali sono gli obiettivi a medio termine?

Mario Lodi – L'etichettificio Fedrizzi (FE Group) di Bolzano ci ha già gratificati con la preferenza, ma non è, in Italia, un caso isolato. Etichettifici italiani tra i più evoluti hanno già installato delle macchine CARTES o stanno per riceverle.

È vero che siamo molto attivi all'estero, presso una clientela molto esigente (dopo la Drupa la più alta concentrazione di installazioni è avvenuta in Germania). La nostra strategia commerciale non si rivolge particolarmente a determinate zone geografiche, ma, come sapete, le fiere specializzate si tengono tutte all'estero e di conseguenza i produttori di etichette, che ci seguono da molti anni, hanno notato la crescita tecnologica che CARTES ha conseguito anno dopo anno.

Tuttavia il nostro obiettivo costante è quello di una crescita regolata che ci permetta di mantenere sempre il controllo di una qualità al massimo livello.

Non solo fustellatura

MPA – CARTES è nota soprattutto per la fustellatura laser di cui, se non andiamo errati, è stato il pioniere. Ma produce anche linee di stampa per etichette, in particolare con gruppi serigrafici. Qual è la sua posizione sul mercato? Qual è il suo target?

Mario Lodi – È vero. CARTES per prima ha applicato la tecnologia laser alla fustellatura delle etichette, sia in carta che in materiali plastici e, a tutt'oggi, può vantare di offrire l'unico laser dalla durata illimitata senza decadimento della potenza che permette di ottenere una qualità di taglio ottimale e costante nel tempo. I primi laser installati in Europa e in Italia datano ormai 14 anni e sono tuttora perfettamente funzionanti.

Forse è per questo che molti identificano CARTES con le fustellatrici LASER, ma produciamo anche macchine da stampa combinate con serigrafia, stampa a caldo, gruppi flexo, fustelle piane e rotative e alle quali si può integrare una stazione di fustellatura LASER.

Non è più il caso di definire queste macchine come di "finitura", ma sono vere e proprie unità produttive di etichette di alto pregio.

CARTES si posiziona sul mercato con obiettivi di livello medio/alto, ma continua anche a produrre e vendere macchine "entry level" in fascia 160 e 220 mm con caratteristiche eccezionali e molto polivalenti, apprezzate in tutto il mondo.

MPA – Per finire vorremmo ricordare ai nostri lettori che CARTES ha subìto notevoli danni con il terremoto che ha colpito l'Emilia nel 2012. Visitando CARTES abbiamo constatato la volontà di non lasciarsi influenzare dai ritardi delle amministrazioni e dalle pastoie burocratiche. Quali sono i vostri progetti a breve termine?

Mario Lodi – Speriamo di essere vicini alla conclusione della "via crucis" per poter presto ricostruire la parte di azienda danneggiata dal sisma: si tratta di una parte importante di 1.600 mq su 3.500. Ma comunque, siamo riusciti a parare il colpo avendo a disposizione un nuovo locale vicino alla nostra sede storica dove, a soli due mesi dal sisma, la produzione era ripartita a pieno ritmo.

Ringraziamo Mario Lodi per la disponibilità e ci diamo appuntamento a una prossima occasione in quanto le novità in CARTES non mancano.

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