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"Fiori di Lino" a San Marino

altGiovedì 16 maggio 2013, presso la Biblioteca di Stato e Beni Librari della Repubblica di San Marino, è stata presentata la plaquette «Fiori di Lino», un poetico omaggio alla linotype e ai linotipisti.

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Giorgio Coraglia alla tastiera  Il libretto, pensato e curato da Gabriele Geminiani, è stato stampato al torchio (in trentacinque copie) dall'artista-stampatore Umberto Giovannini e rilegato a mano con carte pregiate dal legatore riminese Luigi Castiglioni, legatore di libri d'arte di fama internazionale. I testi in piombo sono stati rigorosamente realizzati con una Linotype sotto la supervisione di Giorgio Coraglia, ex linotipista.

Un testo breve: "È nel giardino di Luigi dove fioriscono le parole" per comporre "Fiori di lino"... Fiori che non avvizziscono e non sfioriranno mai grazie al lavoro in sintonia svolto da alcuni appassionati: Gabriele Geminiani che li ha raccolti e magistralmente ordinati, Giorgio Coraglia che ha trasportato la loro impronta nel piombo gutenberghiano, Umberto Giovannini che li ha impressi con i torchi dell'Opificio della Rosa di Montefiore Conca. Infine Luigi Castiglioni nel suo atelier riminese "Anonima Amanuensis" li ha rinchiusi in trentacinque preziosissimi scrigni.

Certamente, diranno i più, un'altra opera destinata a esser preda dell'oblìo come tutte le cose terrene.

Presentazione di “Fiori di Lino” nella Biblioteca di Stato di San Marino. Da sinistra: Giuseppe Morganti, Segretario alla Cultura, Luigi Castiglioni, Umberto Giovannini, Gabriele Geminiani, con la dottoressa Laura Rossi, direttrice della Biblioteca  Ma qui c'è l'Arte che non si concede al comune destino. Fra qualche decennio, ne sono sicuro, qualcuno amante del Bello si ritroverà in possesso di uno di questi capolavori e, incuriosito, in mancanza di memoria, si affiderà alla immancabile 'internettiana' ricerca per scoprire l'origine di questa meraviglia.

E riscoprirà così lemmi forse ormai desueti come xilografi e incisori, grafici e impaginatori, rilegatori e linotipisti. Chi erano costoro? Gente della Galassia Gutenberg, che ancor oggi lascia tracce di un'arte antica (quella che fu definita l'Arte Nera... ma senza malocchio) per ricordare e per farsi ricordare.

Ogni opera conserva una riga di testo linotipica, cosicché i "Fiori di lino", numerati a uno a uno, diventeranno oggetto (voglio sognare) di una futura preziosa "caccia al tesoro" che permetterà, a chi riuscirà l'impresa di riappropriarsi del "bouquet", di impaginare nuovamente il testo e, con mazzi imbevuti di antico inchiostro e umida carta pressata da ovattati rulli, potrà ristampare, cioè far rifiorire i "Fiori di lino" all'alba di un secolo che verrà.

In questo video la presentazione di Gabriele Geminiani.

www.metaprintart.info

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