Anche il grande Raffaello usava la carta di Fabriano

fedrigoni Filigrana gigante RaffaelloAnche il grande Raffaello (Raffaello) usava carta di Fabriano. La corrispondenza delle filigrane presenti nei disegni e nei bozzetti di Raffaello con quelle storiche raccolte dal professor Augusto Zonghi nel 1884, e conservate dalla Fondazione Fedrigoni Fabriano, ha infatti permesso di dimostrare fino a che punto la carta prodotta a Fabriano, aveva raggiunto un tale prestigio tra il XV e il XVI secolo, da essere utilizzata dagli artisti più amati alla corte di Papa Giulio II, soprattutto Michelangelo e Raffaello.

La ricerca è stata condotta quest'anno in occasione del cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio (1520-2020): numerose sono state le iniziative intraprese in tutta Europa in onore del "dio" urbinate, tra cui la Fondazione Fedrigoni Fabriano che ha voluto portare anche il suo contributo. A partire dall'opera monumentale iniziata nel 2017 - la digitalizzazione del Corpus Chartarum Fabriano e la collezione di carte filigranate di Augusto Zonghi - la Fondazione è stata pioniera di uno studio di ricerca su Raffaello che ha comportato il riconoscimento dei fogli filigranati di Raffaello e l'analisi dei materiali utilizzati dall'artista: uno studio autoptico senza precedenti realizzato su disegni e schizzi.
"È con grande emozione che siamo venuti a conoscenza dei risultati dello studio scientifico commissionato - commenta Chiara Medioli, Presidente della Fondazione Fedrigoni Fabriano e Vicepresidente del Gruppo Fedrigoni -: oltre a Michelangelo, comprovato utilizzatore della carta di Fabriano, attraverso il foglio di carta utilizzato per la lettera scritta a Niccolò Della Buca il 31 luglio 1514, conservata a Firenze nell'Archivio Buonarroti, ci è stato fornito anche un artista straordinario come Raffaello, con il nostro materiale semplice, bello e forte".
Tra i vari tipi di carta che sono stati analizzati compaiono le filigrane più conosciute a forma di 'aquila', di 'ancora', di 'ancora', di 'ancora con la cresta di una stella' - che furono usate sia da Raffaello che da Michelangelo durante il loro soggiorno romano - e anche filigrane con icone molto particolari: 'carta', 'scala', 'freccia incrociata' (croce di Sant'Andrea), 'trimonzio' (croce su tre colli). Tra gli esemplari più interessanti c'era la filigrana con la 'T' o 'Tau' gotica presente sul disegno La Strage degli Innocenti (Museo di Belle Arti, Budapest - inv. 2195) simile alla filigrana n. 1430 della collezione di Zonghi che riproduce il 'Tau', simbolo della 'Confraternita dell'Ordine dei Cavalieri del Tau' che ha ispirato frequenti decorazioni artistico-architettoniche a Fabriano.
In collaborazione con interessanti sinergie di varie istituzioni impegnate nella tutela del patrimonio di Raffaello, la Fondazione Fedrigoni Fabriano ha dato ancora una volta il suo contributo al progresso scientifico sulla Storia della Carta: la ricerca su Raffaello ha infatti aperto la strada a una nuova ondata di attività legate agli studi sulla filigrana, che al servizio della Storia dell'Arte possono contribuire a una migliore valutazione critica dell'opera dell'artista, a un riconoscimento della sua produzione eterografica e autografica, oltre a facilitare la definizione di una cronologia interna dei fogli di carta in studio.
Le Cartiere Miliani Fabriano hanno celebrato in passato Raffaello Sanzio in numerose occasioni producendo filigrane con le sue effigi, carta e album da disegno che portano il suo nome. Tra i 10.000 strumenti conservati dalla Fondazione Fedrigoni Fabriano nel Magazzino del Patrimonio Storico della Cartiera vi è una varietà dedicata a Raffaello (punzoni, siliconi, lastre, lastre, stampi, tele per macchina a cilindri e rotoli dandy), in particolare 15 stampi utilizzati nella fabbricazione della carta a mano che ritraggono Raffaello e alcune delle sue opere più famose. Tra questi, uno stampo "gigantesco" di 85x115 cm che veniva maneggiato da tre uomini contemporaneamente con l'antica tecnica della "girella" (tipo di puleggia legata a uno stampo con un cavo), realizzato nel 1983 in occasione del 500° anniversario della nascita dell'artista. Un pezzo di inestimabile valore. Inoltre, dal 1947 al 1976 circa, le Cartiere Miliani hanno prodotto a Pioraco, con la macchina Fourdrinier, un album di carta da disegno "Raffaello" (oggi noto come "Fabriano 2").

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