Dibattito in corso nel settore: una seconda vita per i release liner per etichette

Sostenibilità e questioni ambientali sono aspetti cruciali per FINAT e, ovviamente, per l'intero settore dell'etichettatura autoadesiva e dell'industria dell'imballaggio nel suo insieme. Il Seminario tecnico FINAT di quest'anno ha coniugato diversi elementi della catena del valore delle etichette per affrontare le iniziative di riciclo, nel corso di una tavola rotonda che ha avuto come moderatore il guru del settore Mike Fairley. Hanno partecipato alla tavola rotonda Calvin Frost, Channeled Resources Group; Paolo Guagliumi, Munksjö; Erkki Nyberg, UPM Raflatac; Eric van Pottelbergh, RecuLiner; Stephan Reis, Avery Dennison, e Petri Tani, C4G.

Mike Fairley ha aperto la sessione ricordando ai presenti che il primissimo brevetto per il riciclo di carta fu approvato nel 1800, per la carta da giornale.

Allora che cosa dovrebbe trattenere il settore delle etichette dall'operarsi per dare una seconda vita ai release liner utilizzati?

Le strade percorribili, oggi e in futuro

La discussione è stata molto ampia e ha toccato diverse vie che il settore sta già percorrendo o che offrono opportunità di riciclo e riutilizzo. Calvin Frost e Petri Tani si sono dichiarati d'accordo sul fatto che un'opzione possibile è che gli accoppiatori di supporti per etichette creino la domanda per una fibra secondaria, e la comunichino ai loro fornitori. Ma benché materiali di questo tipo siano disponibili sul mercato, non c'è ancora interesse da parte dei proprietari di marchi. Forse perché, come ha commentato Stephen Reis, devono poter essere pronti a pagare di più per il materiale riciclato, fatto piuttosto improbabile nel mercato competitivo odierno. Ma, ha aggiunto Petri Tani, persino gli utenti finali comprendono che il riciclo è meglio delle discariche e degli inceneritori!"

Cercasi messaggio coerente

Mike Fairley ha sottolineato l'importanza del dedicare attenzione alla sostenibilità per il futuro del settore delle etichette. "Non stiamo sensibilizzando i proprietari dei marchi e gli utenti finali" ha spiegato "e ancora non abbiamo un sistema per creare una valutazione dell'impronta di carbonio attraverso la filiera dell'etichetta. Non abbiamo ancora definito un messaggio chiaro e coerente per la nostra industria."

Opzioni per il riciclaggio di liner

Un processo di riciclo a ciclo chiuso e completo è naturalmente un obiettivo primario per gli associati FINAT. In tale contesto è molto più facile ed efficiente dare vita a iniziative di riciclo per liner in pellicola, a causa del suo valore economico intrinseco. Il progetto di Mitsubishi Polyester Film per la raccolta e il riciclo nell'ambito del suo programma per il liner Reprocess™

Purtroppo, la gran parte dei problemi in quanto a riciclo riguarda i liner in carta. Paolo Guagliumi ha fatto notare che è utile il fatto che il liner in carta sia definito come "riciclabile" nella revisione del 2013 di EN 643. In questo documento, il release liner in carta per etichette autoadesive è stato aggiunto al Gruppo 5 (tipi speciali ) – come tipo n. 5.05.03. (il nuovo documento guida CEPI -- http://www.cepi.org/en643 -- offre utili dettagli).

Il release liner è uno scarto di imballaggio o di processo?

Se, tuttavia, le autorità europee decideranno finalmente di definire il release liner come scarto di imballaggio, ha fatto notare Erkki Nyberg, non ci saranno dubbi: l'intero settore dovrà riciclare. È comunque preferibile agire di propria spontanea volontà e iniziativa: "fissiamo l'obiettivo ORA!"

Scenari alternativi

Anche altre opzioni oltre al riciclo sono utili nel contesto delle tre R: ridurre, riutilizzare, riciclare. Calvin Frost ha fornito un eccellente esempio di come il liner può semplicemente essere riavvolto in bobine: sistema già in uso presso piccoli accoppiatori della regione Asia Pacifico, per realizzare, ad esempio, nastri autoadesivi. Un altro percorso percorribile è la tecnologia brevettata RecuLiner. Il modello di Eric van Pottelbergh, già ben avviato nei paesi del Benelux, consiste nella raccolta di release liner in carta usato, per poi essere trasformato in materiale isolante in fibra di cellulosa ad alte prestazioni per l'edilizia.

Il ruolo dei trasformatori di etichette

Secondo Stephan Reis, i trasformatori di etichette potrebbero essere la chiave del successo per quanto riguarda la sensibilizzazione degli utenti finali, poiché sono in continuo contatto con i propri clienti. Ma Petri Tani ha fatto notare che non è facile per uno stampatore di etichette parlare con la persona giusta, che con tutta probabilità NON è colui che acquista le etichette. Il risultato dell'attuale iniziativa pilota di TLMI per la raccolta di liner utilizzati con i trasformatori registrati LIFE, in sette stati USA, sarà sicuramente rilevante e interessante per l'Europa, e nel più ampio ambito delle associazioni L9. A proposito di ciò, un delegato presente ha tuttavia raccontato che un proprietario di marchio aveva richiesto alla sua azienda di stampa di firmare un documento in cui confermava che le loro etichette NON contenessero materiali riciclati.

FINAT come centro delle attività

Partecipanti alla tavola rotonda e delegati hanno concluso l'evento concordando su un fattore cruciale per il futuro: sta a FINAT, l'associazione del settore delle etichette in Europa, assumere la guida e garantire il futuro dell'etichettatura autoadesiva, diffondendo il messaggio che il release liner, sia in carta sia in pellicola, ha una preziosa seconda vita dopo essere stato utilizzato per la produzione e l'applicazione. Questi impieghi hanno fatto sì che l'etichetta autoadesiva diventasse un elemento di successo nel settore dell'imballaggio.

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