Il 20 giugno 2024, Crane WASP è stata premiata con la Menzione d’Onore da ADI Design per la ventottesima edizione del Compasso d’Oro.
La macchina, già presente nell'ADI Design Index 2022, è stata selezionata da ADI Design come una delle 39 Menzioni d'Onore per questa edizione, tra oltre 300 prodotti inclusi nel catalogo.
Crane WASP, selezionata per il premio nel 2022 nella categoria "Design dei materiali e sistemi tecnologici", si distingue come l'unico sistema per l’edilizia tra i prodotti selezionati.
La macchina, sviluppata nel 2018 e perfezionata nel corso degli anni, è un sistema collaborativo di stampa 3D in grado di costruire case utilizzando materiali naturali reperiti a chilometro zero e scarti della filiera agricola, oltre a materiali edilizi standardizzati. Crane WASP si è rapidamente affermata come prodotto di riferimento nel campo della stampa 3D per l'edilizia, diventando così la prima stampante 3D architettonica italiana commercializzata a livello mondiale.
Gli oggetti premiati e quelli che hanno ottenuto la Menzione d’onore entreranno a far parte della Collezione Compasso d’Oro, esposta in permanenza all’ADI Design Museum, che, dice Umberto Cabini, presidente della Fondazione ADI, “è anch’esso in perenne evoluzione e ogni edizione del premio ne accresce il patrimonio”.
Tutti i prodotti partecipanti stati proposti a una giuria composta da Maria Cristina Didero, autrice e curatrice indipendente; Luciano Galimberti, designer e presidente ADI; Francisco Gómez Paz, designer; Renata Cristina Mazzantini, direttrice della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma; Toshiyuki Kita, designer e Ambassador del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka. Nella sua relazione la giuria ha sottolineato come “l’applicazione di tecnologie avanzate in alcuni prodotti ha segnato una differenza significativa, capace di scardinare tipologie anche consolidate nell’uso, un’attitudine generale che si è coniugata con una particolare maturità poetica”. Inoltre, dicono i giurati, “un elemento di particolare interesse è stato anche la conferma sempre più convinta da parte dei soggetti pubblici a usare il design nella costruzione di un nuovo rapporto con il cittadino”.